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L’orario di pubblicazione migliore sui social: my unpopular opinion

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Quella sull’orario di pubblicazione migliore sui social è senza dubbio la domanda che mi viene posta più spesso sia quando faccio lezione sia quando parlo con i clienti.

E dal gran numero di articoli che si pubblicano in merito, è evidente che è un argomento appassiona tantissime persone.

La mia opinione, impopolare lo so, è che te ne devi fregare. per tre motivi.

1) Algoritmo

In primis perché ci sono gli algoritmi che, loro per primi, se ne fregano di quando sia stato pubblicato un contenuto: se hanno deciso che un contenuto è adatto a te, te lo mostrano indipendentemente da quando sia stato pubblicato (poi se quel post è effettivamente interessante per noi o meno, è un altro paio di maniche).

Ora di punta vs pochi

È meglio pubblicare quando sono tutti online a leggere, ma anche a produrre contenuti o quando invece c’è poca gente, ma quindi anche meno concorrenza?

Nel primo caso c’è sì una platea numerosa, ma anche tantissima produzione di contenuti che faranno concorrenza al nostro.

Paradossalmente potrebbe essere più efficace pubblicare di notte: meno gente, ma anche meno contenuti prodotti e quindi il nostro post potrebbe ottenere un tasso d’interazione (numero d’iterazioni / persone che hanno visto il post) elevato; e leggenda narra che il tasso d’interazione sia uno dei parametri presi in considerazioni dagli algoritmi per valutare la qualità di un post e quindi la decisione se spingerlo oppure no.

Orario di pubblicazione migliore… per chi?

Chiaramente i dati che troviamo online sono ricavati in seguito a dei test, ma il problema è che non sappiamo qual è il campione di riferimento: paesi diversi hanno stili di vita diversi e quindi l’orario di pubblicazione migliore per l’America potrebbe essere diverso da quello per l’Inghilterra, o un orario “buono” per il nord Italia potrebbe essere diverso da quello per il sud Italia.

Inoltre, questi test non credo siano eseguiti secondo il principio del “ceteribus partibus”: un test per scoprire qual è il valore migliore della variabile X (nel nostro caso il tempo), ha senso se rimangono costanti TUTTE le altre variabili.

Se io pubblico il post A alle 13 e poi il post B alle 18 chi mi dice che le migliori prestazioni siano dovute all’orario e non al fatto che uno dei post aveva un copy più accattivante, un’immagine migliore, era rivolto ad un target più ampio ecc?

Quindi anche i test in proprio per scoprire qual è l’orario di pubblicazione migliore per i nostri account non possono essere del tutto precisi e affidabili.

E quindi posso pubblicare anche alle 3 di notte?

Non sto dicendo questo.

Sto semplicemente dicendo di prendere con le pinze sia gli orari di pubblicazione migliori che trovi online sia quelli che emergono dai tuoi test perché condizionati da tante troppo variabili.

Certamente puoi partire dal grafico che ci mostra quando sono online i tuoi utenti: lo trovi nelle statistiche di tutti i social network.

orario di pubblicazione migliore

Questi grafici però tengono in considerazione tutti i nostri follower… non le singole buyer personas: quando le costruisci tieni cerca di rispondere alla domanda “quando si collega?” e se non ti viene in mente una risposta credibile, chiediglielo.

Un passo alla volta

Come detto, sono convinto che grazie all’algoritmo non esista più un orario di pubblicazione migliore e un orario di pubblicazione peggiore… cioè magari esiste, ma non credo sia necessario scoprirlo subito.

Soprattutto all’inizio concentrati su altro: il tema del contenuto, il formato, la creatività, il tono di voce, il copy e i rework, le parole chiave…

Quando il procedimento è rodato, allora puoi provare a cercare se per te esiste un orario di pubblicazione migliore.

Due piccoli consigli:

basati sugli influencer

Per alcuni periodi mi capita di fare “benchmark” sugli influencer di settore: attivo le notifiche su di loro e pubblico un’ora, un’ora e mezza dopo che hanno pubblicato loro; l’algoritmo registrerà le interazioni che le persone hanno compiuto sul post dell’influencer annotando quindi il loro interesse su quell’argomento e mostrerà loro altri post inerenti a quell’argomento.

aspetta a rispondere ai commenti

In altri periodi invece faccio ritardare l’attività di community management: ossia faccio rispondere ai commenti non dopo pochi istanti che sono stati lasciati, ma un’ora, mezz’ora prima di pubblicare il nuovo contenuto, visto che l’algoritmo preferisce mostrarci per primi i contenuti degli account con cui vi sono state interazioni recenti.

Fai attivare la “campanella”

Instagram e Tik Tok permettono di “attivare la campanella” su un account in modo di essere avvisati quando questi pubblicano qualcosa; Facebook e LinkedIn permettono di mettere una pagina come “preferita” per lo stesso scopo:

ogni tanto ricorda ai tuoi follower di farlo anche con te in modo da essere certo che vedrà i tuoi post in qualsiasi orario tu abbia deciso di pubblicarlo.

Conclusioni

La querelle sull’orario di pubblicazione migliore la lascio ad altri: a mi avviso ci sono mille altre variabili su cui concentrarsi che secondo me influenzano maggiormente la copertura dei nostri post, fermo restando che pensare di ottenere risultati senza sponsorizzazioni è un po’ utopistico… e la discussione perde sempre più di significato

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Sono Davide Morante, social media manager. Mi occupo di comunicazione social per le aziende e associazioni: elaboro strategie per la presenza sui social e ne supervisiono la gestione.

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